Tom: dorme sereno in una casa, con la sua famiglia, accudito, amato; è lui la star.
Lui perché simbolo di come si costruisce la giusta adozione, preparata con accuratezza in un ambiente recuperato al degrado, all'incuria e al profitto discutibile; un luogo che persone determinate e affiatate hanno deciso di ripulire (in tutti i sensi), mantenere vivo e rendere il più felice possibile ai cani e ai gatti ospiti per un certo tempo o che vi trovano casa per sempre.
E i volontari sono lì per loro.
Sono l'Associazione L'Impronta Volontari Indipendenti Canile ODV.
Ne avevo già scritto (qui).
La storia di Tom è emblematica, ma non ve la racconto perché merita di essere raccontata dai protagonisti. Si può facilmente trovare on line, sul canale Youtube di Giaris Magi, autore del documentario Il canile possibile e del progetto Storie di canili (piccoli, etici, presenti sul territorio nazionale).
Io l'ho rivista ieri sera, 28 novembre, in una sala cinematografica a La Spezia: il cinema Nuovo, presidio per la salvaguardia di un'arte e di un tipo di socialità che mi è piaciuto subito, ancor più quando Silvano ha spiegato di aver aperto la sala agli animali pensando a chi si priva di un bel film per non lasciare da solo il proprio quadrupede. E ancor più mi è piaciuto quando ha raccontato quale risposta è stata fornita agli habituè contrari alla novità che avevano deciso di non frequentarla più: la platea ha applaudito unanime e i cani, presenti in sala, hanno apprezzato in silenzio.
Tom ha avuto il suo momento di gloria in passerella e l'ha vissuto con la naturalezza di chi sa bene cosa è importante.
I cani lo sanno e ce lo dicono in tutti i modi che conoscono. Sta a noi capire.
[Bravi, tutti; e grazie]

