Il cinguettio del primo uccello che rompe il tempo immobile del crepuscolo, trasporta nel giardino di casa, un paradiso terrestre dove gli occhi riescono a vedere tutto e tutto insieme:
«Tutte queste cose, e il canto degli uccelli, lo percepivo senza esprimerle, tanto erano al loro posto; volevano dire soltanto che il mondo c’era; e questa sensazione, essendo totale, non distinta, non accompagnata da alcun’altra, né da alcuna parola, era assolutamente felice» (Carlo Levi, L’alba sul giardino, in Le ragioni dei topi, pp. 69-91, part. p. 77).
È così che mi sento nel mio piccolo pezzo di terra vicino a casa; è così che mi sento quando il nostro barchino ci porta in mare.
Ho provato a raccontarlo nei mesi appena trascorsi, in cui il tempo umano si è preso, come ogni anno, un’ora di vantaggio. Quei mesi hanno racchiuso in sé un’estate mai come questa anomala: ci sono stati momenti che mi hanno portato a desiderare finisse e momenti, invece, che avrei voluto interminabili, immobili, fuori dal tempo.
Da adolescente, ho spesso desiderato fermarlo, il tempo; soprattutto quando ero serena, divertita, spensierata; la fotografia che ho scelto per la retro-copertina dell’edizione cartacea mi ha colto in uno di questi momenti; sono io: come ero allora e come mi sento spesso nello spirito, fuori dal tempo.
Estemporanea nasce da questo e dall’idea di trovare i momenti immobili. Sono scritture brevi ma non brevissime né sintetiche. Ho provato a raccontare, suggerire, esprimere con compiutezza in modo conciso ma preciso. Sono piccoli «carpe diem», poche ma solide e fondanti certezze quotidiane, solo in apparenza “povere”.
Estemporanea. Scritture brevi con quadri d’autore ha una finalità benefica. Tutto il ricavato delle vendite sarà devoluto all’Associazione A…fido ODV che trovate qui; Daniela Barbera è il mio contatto. Sono volontari di Campobello di Mazara. Salvano anime e si appoggiano a Dimensione Animale Bergamo ODV – Canile di Verdello (qui), un’altra associazione di volontari che opera per trovare loro adozioni.
C’è una persona speciale in parte “responsabile” della realizzazione di questo librino. Me lo ha suggerito e mi ha convinto a proseguire. Grazie, Lucia (@luposilenzioso2) [e grazie Ursula, vedi immagine più sotto].
La prima testimoninal!
Chi ha letto "Chiuse le pagine del libro"
conosce in parte la storia di Ursula, ora felice con Ice e i suoi
umani. Il loro adoperarsi per altre creature in attesa di felicità è
ragione di speranza.
"Estemporanea" di Amelia Belloni Sonzogni è un testo incisivo e ricco di emozioni, così come l'autrice ci ha abituato nei suoi capolavori precedenti. Il titolo lo si comprende già dalle prime pagine, quando appaiono le foto incantevoli dei beni preziosi custoditi dall'orto dell'autrice, accompagnate dai racconti di attimi di vita, scorci di felicità semplice e intrisa di un profondo mistero. Si assapora infatti, in ogni parola, l'immane forza cosmica che pervade il mondo e che giunge a riempire di gioia i cuori di chi sa soffermarsi ad ammirare l'abbondanza che ci circonda e ci sovrasta, fino a saziarci di dolcezza. Riscoprire la vita nell'orto, sulle rive del mare di Levanto e nell'intimità di una casa dove risuonano le zampette di Giatt, e di Pedro che mai potremo dimenticare, ci riporta alle nostre radici, a quelle sensazioni spensierate e colme di serenità di cui si ciba una vita autentica.
Leggere questo testo non solo è una carezza per il cuore, ma è uno spunto di riflessione su quanto sia importante impiegare nel modo giusto il proprio tempo e su quanto sia sbagliato ritenere che la felicità non possa essere una condizione umana.
(scrittrice, specie dei suoi adorati cani)
Buondì Amelia! Ho finito ieri sera il tuo Estemporanea, avrei potuto leggerlo tutto in una volta ma, volutamente, me ne sono voluta regalare le sensazioni anche per la sera seguente. Un balsamo, tale è stato per me, guardare le foto e leggere le tue parole. Mi conciliavano il sonno, no aspe'... l'ho detta malissimo Intendevo che mi avvolgevano in una dolcezza e bellezza che mi tenevo stretta e che mi aiutava, una volta spenta la luce, ad addormentarmi. Bellissimo davvero.
Anche tra queste righe ho ritrovato legami: anche io adoro le melanzane, potrei "mangiarle in capo a un tignoso" come si dice qua, immagine orrenda ma che rende l'idea, secondo me. Anche io ho fatto per diversi anni l'orto ricavandone stanchezza, forza, allegria, orgoglio, studiando quali fiori mettere accanto a certe verdure perché ne avrebbero attratto i parassiti. Tra l'altro avete un orto fantastico! Per quello che riguarda i cani non dico, che già sai. E il mare che riesce sempre a calmarmi anche solo immaginandolo. Io però non sono una nuotatrice provetta come te, anzi facevo sempre ridere tutti perché nuotavo parallela alla riva invece che verso il largo per la paura, mai vinta del tutto, di dove non si tocca. Nonostante mille corsi in piscina... solo davanti al mare siciliano mi sono buttata dalla barca senza pensare e senza paura, ma non è che posso andare laggiù ogni tre per quattro. In conclusione, tanti complimenti per questo gioiello che hai creato
"Estemporanea" di Amelia Belloni Sonzogni Testo prezioso per occhi e cuore.
"Mi spiace, non è possibile esplicitarne oltre il senso, anche perché – come dice Vasco – «un senso non ce l’ha», tranne la proprietà transitiva."
Da fan - che è riduttivo - di Vasco Rossi posso partire solamente da questo estratto, sebbene l'opera di Amelia sia interamente densa di richiami interessanti. Mi sono innamorata, sin dalle prime immagini, delle fotografie che impreziosiscono il testo perché accompagnano con dolcezza l'incisività delle parole. L'orto dell'autrice appare lo specchio delle splendida opera dell'autrice, l'uno ricco di colori e sapori, l'altro di emozioni e forza. Pare, infatti, quasi di affacciarsi in un'altra dimensione di vita fatta di sentimenti e sensazioni reali ai quali ormai non siamo più abituati! Ringrazio Amelia per avermi permesso di viaggiare nel suo orto, bellissimo riflettere con dolcezza sulle cose che davvero vale la pena di tenere ancora con sé nella vita.
sul blog Oltrescrittura
©Amelia Belloni Sonzogni